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La storica casa automobilistica forlivese ‘ritrova’ improvvisamente i fasti del passato, il ricordo dell’ingegnere Ilario Bandini viene oggi più che mai rispolverato e collocato dove merita. Vale a dire nell’olimpo dell’automobilismo italiano. Sì, perché Bandini Automobili, la cui attività – strettamente legata alla produzione di auto da corsa: vennero prodotte 75 barchette a due posti da competizione – è nata nel 1946 ed è poi terminata nel 1992 con la scomparsa proprio di Ilario, ritorna sul mercato in grande stile con l’elegante elettrica Bandini Dora by GFG Style.

Una barchetta a dir poco innovativa e sportiva, 100% italiana progettata da Giorgetto e Fabrizio Giugiaro, sotto il loro ‘marchio’ GFG, e realizzata per la ‘rinata’ Bandini Automobili Srl. Dora è un concept di una moderna barchetta BEV a trazione integrale, completamente elettrica, con telaio space frame in alluminio e carrozzeria in fibra di carbonio. Con ogni probabilità sarebbe stata certamente eletta reginetta del Salone di Ginevra 2020, non fosse stato altro per la cancellazione dell’evento in terra svizzera. Non di meno ha comunque riscontrato grande successo tra esperti, appassionati e stampa mondiale e andrà sicuramente a ritagliarsi un importante ruolo nel settore delle elettriche sportive.

«Sono felice che finalmente si siano create le condizioni che hanno portato alla nascita di Dora – ha dichiarato Michele Bandini, pronipote di Ilario e CEO di Bandini Automobili Srl, che è la concretizzazione di un sogno e di una promessa. Il sogno di trasformare una passione in un lavoro e la promessa di dar seguito alla storia di Ilario con l’innovazione che questa Bandini porta. Dora è sia il nome della mamma di Ilario che della mia, così è venuto naturale associare questo nome a quella che è la capostipite delle Bandini del nuovo millennio».

Barchetta, la Dora, che sarà prodotta in serie limitata «come è giusto che sia per un’opera d’arte», come ha commentato Michele Bandini, aggiungendo di voler ringraziare Giorgetto Giugiaro che «come un libero artista è stato in grado di dare materia ad un’intuizione. Da questo traguardo inizia una nuova era per Bandini, che vuole mantenere quella cura del dettaglio propria delle botteghe artigiane, senza rinunciare all’innovazione tecnologica e stilistica».

La concept Bandini Dora nasce sulle esperienze fatte con le due Vision GFG ed è spinta da due motori elettrici per un totale di 400 kW (536 Cv) collocati sui due assi, al fine di creare un sistema di trazione integrale. La carrozzeria immaginata da Giugiaro racconta di un’auto edonistica, aperta, a due posti, progettata per il tempo libero: una quintessenza delle auto sportive prodotte da Bandini dagli anni ’50.

[Foto ANSA]