La 32^ giornata di Serie A2 vede la Pallacanestro Forlì 2.015 impegnata nel turno casalingo contro la Juvi Cremona. Domenica a Vigevano gli uomini di coach Antimo Martino (foto copertina di Stefano Albanese) hanno prontamente riscattato la sconfitta della settimana precedente e ora devono completare questo riscatto tornando al successo tra le mura amiche. “Giocheremo contro una squadra che ha alle spalle tantissima esperienza per capire come approcciare queste partite – inizia così la presentazione alla sfida di domani Antimo Martino – e questo è il primo aspetto su cui andare a mettere grande attenzione. Cremona è una squadra che ha talento e arriverà a Forlì dopo aver inserito in settimana il nuovo americano, Eric Washington, che ci costringerà a dover leggere la partita e le varie situazioni in corsa rappresentando un altro aspetto che dovremo tenere in grande considerazione”. L’Unieuro deve tornare al successo davanti al proprio pubblico perché è cominciato il rush finale e da qui in avanti è vietato sbagliare. “Tutte le partite giunti a questo punto sono importanti perché anche vincendo in casa non puoi permetterti di dilapidare quanto di buono fatto andando a perdere la settimana successiva in trasferta”. Fare calcoli e tabelle in un campionato che regala sorprese ogni domenica lascia un po’ il tempo che trova e su questo il coach è assolutamente d’accordo – “Non facciamo tabelle perché non ha senso” – piuttosto l’auspico è che Forlì possa aver imparato dai propri errori e che possa raggiungere quel livello di continuità, sia in difesa che in attacco, che l’ha caratterizzata nelle ultime stagioni e anche qui Martino è d’accordo sottolineando che – “A volte siamo poco cinici ed anche in situazioni come accaduto a Vigevano ad inizio partita, con loro che erano parecchio nervosi, abbiamo concretizzato poco e sbagliato alcuni contropiede che non dovevamo sbagliare. Anche nella parte finale del match abbiamo commesso troppi errori mentre avremmo dovuto chiudere prima la gara. Sicuramente dobbiamo cercare di essere più regolari in attacco nonostante spesso prendiamo i tiri giusti perché il giudizio del nostro attacco dipende molto dalle statistiche anche se poi questo vale per tutti” – conclude il coach. La settimana di allenamenti non ha evidenziato criticità e allora la speranza è che i biancorossi possano essersi focalizzati sull’impegno preparandolo con l’attenzione che merita e con gli occhi della tigre per cercare da subito di indirizzare una sfida che potrebbe nascondere parecchie insidie se non interpretata nella maniera giusta. “Mi auguro che i ragazzi – attacca Martino – abbiano perfettamente compreso le difficoltà di questo campionato perché altrimenti significherebbe essere duri di comprendonio. In questa Serie A2 si gioca di più rispetto alle abitudini che i giocatori avevano in passato e questo è un aspetto da tenere in grande considerazione perché la scarsa capacità di resettare ed essere mentalmente pronti ogni tre giorni è il problema principale da gestire. Quello che posso dire è che ho visto l’atteggiamento giusto in allenamento, ma questa cosa non mi rilassa e voglio vederlo domani sul campo perché tutto quello che fai fino al sabato ha il giusto valore se poi la domenica lo metti in pratica”. In effetti esiste un parallelismo, chiaramente con le dovute proporzioni, tra i giocatori di questo campionato e quelli che disputano l’Eurolega perché come precisa Martino – “Quando ero assistente a Roma e disputavamo l’Eurolega spesso una valutazione sui giocatori era proprio quella mentale, in quanto c’erano giocatori abituati a fare le Coppe che avevano mentalmente, più che fisicamente, la capacità di riuscire a giocare tanto, rispetto a chi non aveva questa abitudine. E’ un po’ come spegnere e riaccendere l’interruttore continuamente e storicamente questa attitudine i giocatori abituati all’A2 non ce l’hanno”. Dopo la sfida di domani contro Cremona mancheranno ancora sei partite più le due da recuperare contro Pesaro e Avellino, e solo allora capiremo se Forlì potrà disputare o meno i playoff dove, eventualmente, secondo il coach – “non ci sarà il rischio di arrivare scarichi mentalmente perché i giocatori nei playoff sanno che dovranno giocare ogni tre giorni, piuttosto il rischio è, in questo caso, di accusare fatiche fisiche dopo una stagione lunga e logorante come questa”. A questo punto, come sottolineato dall’allenatore forlivese, l’obiettivo è pensare ad una partita alla volta, tornare al successo davanti al proprio pubblico che sicuramente darà il proprio contributo come sempre fatto sin qui.
