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Presso la sala stampa dell’Unieuro Arena si è tenuta la presentazione ufficiale del neo acquisto Toni Perkovic (foto copertina della Pallacanestro Forlì 2.015) che da mercoledì in quel di Torino ha cominciato a dare il proprio contributo alla causa biancorossa. A fare gli onori di casa il Presidente Giancarlo Nicosanti che ha tenuto a rimarcare quanto fosse importante per Forlì sostituire l’infortunato Dawson in un campionato così altamente competitivo nel quale nessuno può permettersi di regalare un americano. “Scherzando con Antimo in settimana dicevo che questa Serie A2 sembra come giocare l’Eurolega che ti costringe a un ritmo infernale con partite infrasettimanali ed avere un team il più efficiente possibile con tutti gli effettivi disponibili è una delle variabili fondamentali in questa stagione. L’assenza di Dawson, e parlo a nome della società e della Fondazione Pallacanestro Forlì 2.015, – continua il Presidente – ci ha preoccupato e indotto a tornare sul mercato. Grazie al buon lavoro fatto sia da Antimo che da Renato il profilo individuato è stato quello di Toni Perkovic. E’ chiaramente presto per dare giudizi, – continua il Presidente- ma credo che già dalla sfida di Torino si sia visto come Toni sia un giocatore a cui piace mettere in campo tutto quello che ha ed essere d’aiuto ai compagni”. Il Presidente Nicosanti passa poi alla questione relativa al contratto fatto sottoscrivere al giocatore puntualizzando che – “Toni ha un contratto con noi fino al termine della stagione 2024/2025 con possibilità di escape da parte nostra dopo 2 mesi. L’auspicio è quello di poter essere nelle condizioni, trascorso questo termine, di decidere perché se non si può decidere c’è poco da fare. In ogni caso per noi è importante aver fatto un ulteriore sforzo in un anno molto difficile dal punto di vista economico per cercare di mettere una squadra al completo a disposizione dello staff e cercare di dare quelle soddisfazioni che abbiamo dato in questi anni ai nostri tifosi”. Dopo aver dato il benvenuto a Forlì al giocatore Nicosanti lascia spazio alle domande per l’ex Spalato visibilmente contento di essere arrivato in Romagna perché, nonostante avesse un’offerta sempre dallo Spalato ed una dal campionato ungherese, il suo obiettivo era quello di venirsi a misurare in Italia ed ha colto con grande entusiasmo questa opportunità.

Quando ha ricevuto l’offerta per venire a giocare a Forlì dov’era e dove si stava allenando?

“Mi allenavo con la squadra nella quale giocavo la passata stagione e quindi ho partecipato a tutti gli allenamenti tenendomi in forma conoscendo tutti i loro sistemi di gioco sia in attacco che in difesa come se fossi stato un membro della loro squadra”.

Arrivando a Forlì con un turno infrasettimanale da giocare ha avuto pochi giorni per conoscere la squadra. Quali sono le sue prime impressioni dell’ambiente forlivese e cosa pensa di poter dare alla causa biancorossa?

” Sono stato coinvolto sin da subito e di questo devo dire grazie ai compagni perché i giochi da imparare sono tanti e le regole difensive sono tante, ma grazie al loro aiuto cerco di accelerare la comprensione e devo dire mi stanno aiutando davvero tanto ad inserirmi nei meccanismi di questo sistema”.

Premettendo che un atleta gioca dove il coach ha più bisogno o ritiene più opportuno, per le sue caratteristiche di giocatore dove riesce ad esprimersi meglio?

“Sono un giocatore che può giocare sia nel ruolo di guardia perché so giocare sia con la palla che senza palla, ma in caso di necessità, qualora la squadra ne avesse bisogno, anche da playmaker ed eventualmente nel ruolo di ala piccola perché fisicamente, per caratteristiche, posso marcare tutti e tre i ruoli”.

Una curiosità: Kukoc c’entra qualcosa col suo nome?

“(Sorride) Conosco molto bene Toni, ogni tanto ci siamo anche allenati insieme e devo dire che mi ha aiutato molto dal punto di vista proprio dell’allenato”.